Io so soltanto che a Dolo c’è un’unica libreria ma non trovo mai i libri che mi interessano -e non sono di gusti difficili- per cui devo andare a Padova o Mestre. Idem per uno spartito musicale. Per non parlare dei quattro o cinque negozi che certo non si distinguono- a parte Cogno- per essere attrattivi . Dunque possiamo fare tutte le notti bianche che vogliamo tanto la musica non cambia. E’ sempre il solito paese che vorrebbe diventare città ma non ne ha la mentalità. La colpa è sia del dolese che costituzionalmente se ne fotte e sia dei politici non importa di destra o di sinistra che non sono stati e, non sono capaci, attraverso operazioni di chirurgia estetica di dare un volto a questo ibrido che si chiama Dolo. Siamo solo bravi a copiare le idee degli altri, la notte bianca ne è un esempio. Adesso per favore non mi dire di andare in Biblioteca se voglio trovare il libro che mi interessa, non amo i “refettori culturali ” e non sono il solo. Perciò non ti arrabbiare, la mia critica non è di colore. L’urbanistica è cosa seria : è trippa per San Rocco ma non per gatti. Si rassegni il mio amico, che l’unico grande evento culturale a Dolo, è la rassegna di Umorismo e Satira. Almeno per un mese siamo agli onori della cronaca nazionale. Cercatemi Enzo D’Agostino per favore.