Dolo, paesino del Veneto e microscopico ente dell’universo, ha nostalgia di un suo personaggio che non è Veneto di origine ma è sinceramente innamorato del suo topos acquisito. Ci si accorge della sua mancanza ora che Dolo è diventato mare senza onda, cielo senza nuvole, uccello senza ali. Mi sovviene un passo di una poesia che qualcuno un giorno gli dedicò :” a che vale cantare per donare un pò del tuo cuore a chi lascia battere il cuore come un volgare muscolo involontario “. Se avete capito chi è per favore rintracciatelo. Dolo ha bisogno di lui.
Archivio mensile:Ottobre 2010
Una storia semplice
“C’è una pagina di Gustave Flaubert sul berretto di Carlo Bovary dove viene impiegata mezza pagina per descrivere questo berretto tanto è complicato. Infine si conclude che somiglia alla faccia di un imbecille.Ora molte delle cose complicate dei nostri giorni sono complicate in questo senso: nel senso della stupidità. Bisogna dunque semplificare. Ci si arrovella tanto sul pensiero di certi personaggi politici, credo che ad un certo punto dovremmo fare una semplicistica operazione e cioè dire che non pensano.” Dove sta la provocazione?
Come l’uovo al fuoco.
Cari amici dell’opposizione, anche voi però siete strani. Rimproverate l’Amministrazione di non riunire le Commissioni, ma per riunirle bisogna avere qualcosa da dire. Questa Amministrazione non ha nulla da dire, lo volete capire o no. Il fatto che Monna Lisa dica ” se ne discuterà in Commissione ” significa solo e soltanto che si ha paura di affrontare gli argomenti in Consiglio Comunale e che fondamentalmente si ammette la propria inadeguatezza. Perchè infierire su gente che come l’uovo più sta al fuoco è più indurisce! La dimostrazione vivente dell’esempio appena riportato è il Vicesindaco( ottima persona da punto di vista umano) al quale non sono bastati venti anni e più ad insegnargli che Amministrare un Comune non è come fare una puntura sul deretano degli assistiti. In questo caso però la colpa non è solo sua. Gli assistiti continuano a dargli il massimo in termini di voti ed allora, amici dell’opposizione, cosa andate cercando?
Commissioni, a quando?
Dal nostro inviato all’ultimo Consiglio Comunale di Dolo :
In Consiglio Comunale il Sindaco del “Leon”ardo interrogata non sa rispondere e rimanda tutto alle commissioni che guarda caso non vengono convocate. Interrogata sui ritardi della pista ciclabile di via Cazzaghetto risponde: “ se ne parlerà in Commissione”. (Quando?) Romea Commerciale: “in Commissione”. (Quando? ) Camionabile: “in Commissione”. (Quando?) Veneto City: “in Commissione”. (Quando?). L’Assessore al bilancio ha comunicato di aver comprato forbici nuove: ne ha già consumate una decina. Gli crediamo. A cercarlo lo trovi sempre indaffarato a tagliar spese e aumentar tasse. Ha l’ossessione, poveretto, del patto di stabilità da rispettare. Non ci sta più con la testa se pensa al milioncino che ha in cassa e non può spendere. L’Assessore ai lavori pubblici non sa più a che Santo votarsi e si dispera: Tremonti ha infranto i suoi sogni. Il Vicesindaco ha dichiarato di aver trovato la propria vocazione: aprire e chiudere il Comune ed abbeverare i fiori. Gli altri Assessori non esistono e dunque non possono neanche tacere. Dietro il sorriso indefinibile di Monna Lisa del Leon,ardo sfuma così anche anche il terzo Consiglio Comunale.
Cosa è lo scandalo?
Il Consigliere Crisafi mi ha spedito una sua riflessione che pubblico volentieri e lo ringrazio per i complimenti che fa a questo modestissimo blog di “Dolo Svegliati”. Ecco il testo che riprende fra l’altro un mio precedente intervento a proposito di San Giuseppe da Copertino :
Non mi scandalizzo, tutte le cose hanno una spiegazione e perciò nulla mi scandalizza. Mi chiedevo l’altra sera in Consiglio Comunale mentre il Sindaco Gottardo e la sua Giunta levitavano come levitava San Giuseppe da Copertino, in estasi vedendo la Madonna, cosa spinge un uomo, in questo caso anche la donna a cambiare idea politica da un momento all’altro. Il Vicesindaco Zilio nella precedente Amministrazione ebbe il coraggio di dire che cambiava casacca per motivi familiari e lo disse piano piano in modo che nessuno si scandalizzasse o udisse. Dunque la famiglia è un motivo.E gli altri motivi? Mi provo ad elencarne alcuni : l’avanzamento di carriera nella professione, i soldi, il potere , una concessione edilizia, il piacere di essere servo o padrone, il riconoscimento di una invalidità ecc. Infine un serio convincimento politico. La mia domanda è:” l’Assessore allo Sport del Comune di Dolo perchè ha cambiato repentinamente casacca politica ? In quale dei motivi si riconosce? Non mi scandalizzerei se l’avesse fatto per un puro convincimento ideologico!