L’Assessore al Bilancio sale in cattedra e con piglio da tecnico prestato alla politica- ci domandiamo cosa significa- dà i numeri. Somma con tante sottrazioni. Il capo settore ai tributi, impiegato comunale, viene così scalzato dal suo ruolo di asettico addizionatore e sottrattore dei conti pubblici. In pratica viene costituito un doppione che purtoppo ha un costo. La politica e le sue linee ? Non ci sono. O meglio ci sono i regolamenti da rispettare. La cultura è un optional così come lo sport, l’associazionismo, il mantenimento dello status quo di centro mandamentale o quello tanto pubblicizzato di appendice di Venezia. Nessun Assessore detta le linee programmatiche del proprio mandato; non si era mai visto! Monna Lisa con il suo sorriso enigmatico non ci convince. Che dietro quel sorriso ci sia il nulla assoluto? Politicamente, si intende.