Gentile Politica Dolese

Riportiamo quanto espresso dal Dott. Crisafi in risposta a Politica Dolese:

“Non c’e nulla di male dichiararsi ignoranti , io  per esempio,  sono ignorantissimo in alcuni campi   e non ho difficoltà ad ammetterlo. Non c’è nulla di male neanche essere inadeguato : sono tantissimi i campi dove sono inadeguatissimo.. Detto questo, quando si parla o si scrive della propria polis si fa politica lungi da me, dunque, non aver fatto politica a proposito dell’articolo apparso molto in ritardo sul Gazzettino: ma è politica nè di destra nè di sinistra. Negli anni novanta non esisteva all’Ospedale di Dolo la guardia cardiologica notturna; approfittando del mio ruolo di Vicesindaco  del Comune di Dolo ed aiutato allora dai Consiglieri Loris Costantini e  Francesco Piccolo, che di sinistra non erano, sono state raccolte diecimila firme per avere l’unità coronarica a Dolo. Nel contempo tutti i medici dell’Ospedale di Dolo scrissero una lettera aperta ai cittadini dolesi e participarono in massa ad un famoso Consiglio Comunale che definire storico è poco. Per un fatto politico oggi l’Ospedale di Dolo ha una guardia cardiologica notturna. Allora la mia presenza e le mie conoscenze in materia sanitaria furono adeguate alla bisogna.  A sua disposizione per fornirLe tutti i documenti e gli articoli  inerenti all’esempio che ho riportato per significarLe che quando si va in Conferenza dei Sindaci bisogna sapere di cosa si parla. Più volte sollecitata, ancora il nostro Sindaco non ha detto la sua: vorremmo sapere, senza delegare il Sindaco Livieri, cosa ne pensa del problema socio-sanitario in Riviera del Brenta. Si chiede troppo? Sempre pronto a ravvedermi naturalmente”. In quanto a Politica Dolese … continuiamo a seguirci che male non fa.

Gli vien che ridere.

In attesa dell’approvazione ( speriamo di no) del comma 29 del decreto legge intercettazioni e senza voler offendere nessuno il Dott Crisafi in riferimento all’articolo sul Gazzettino del 3/10/11 ci tiene a precisare che in effetti i nostri Amministratori per quanto riguarda i problemi socio-sanitari non sono sprovveduti, ma semplicemente inadeguati. Non ci sembra che i Presidenti della Conferenza dei Sindaci sia dell’area dolese che di quella del miranese abbiano preso posizione circa le schede ospedaliere che si stanno approntando. Il Comitato Salvioli invece si. Ride bene chi ride ultimo e spero di non essere io.

Bello ed impossibile

Visto che nè il Gazzettino nè la Nuova Venezia hanno pubblicato l’articolo del Dott Crisafi in risposta alle prese di posizione del Comitato Salvioli lo facciamo noi molto volentieri a distanza di un mese.

 

“Puntuale e preciso come un orologio svizzero. Il Comitato Salvioli non si smentisce e pubblica il suo rapporto annuale sull’attività ospedaliera quasi in concomitanza con il nuovo Piano Socio Sanitario, lo fa  in previsione  delle nuove schede ospedaliere e con la contestuale nomina del nuovo Direttore Sanitario dell’ ASL 13. Complimenti ed onore al merito per la tempistica. In base ai suoi dati il Comitato Salvioli  ha inviato alla Commissione Regionale le sue osservazioni mentre Il Comitato Marcato fa osservazioni un po’ retrò del tipo come eravamo bravi. Entrambi non tengono conto del nuovo che avanza e dei soldi che non ci sono.
Leggendo il nuovo Piano Socio Sanitario , tanto bello quanto impossibile, ci sembra che non ci sia trippa per gatti. Fin quando non si risolverà il problema dei doppioni saremo come quelli che son sospesi ed allora cerchiamo di potenziare almeno il territorio che stante il Piano varato dalla Giunta Regionale dovrebbe essere strategico per i Livelli Essenziali di Assistenza sopratutto per gli anziani per i malati terminali e per quelli che hanno bisogno di terapie palliative.Mettiamoci l’animo in pace perchè l’Ospedale Dolo-Mirano è configurato come Ospedale di Rete e dovrà avere specialità di base uniche: una chirurgia, una medicina,una utic,una rianimazione, una ortopedia ecc. Che si voglia o no Mestre sarà il nostro Ospedale di riferimento con le alte specialità e sarà quello che per forza di cose costerà di più. A noi non resta che decidere come o chi  strategicamente dovrà essere l’Ospedale di Rete di riferimento per la Riviera del Brenta e senza far fughe in avanti. ”