La morte e la nascita sono due aspetti della stessa medaglia e se mai ci fossero stati dei dubbi sarebbe bastato essere presenti , oggi 20/12/11, davanti al Comune di Dolo per rendersi conto che è proprio così. Fuori dall’aula consiliare gente listata a lutto davanti alla bara della morta democrazia mentre dentro si festeggiava la nascita di una nuova città e di una nuova cementocrazia: Veneto City. Il dolore e la gioia a braccetto. Così anche all’Aquila durante il terribile terremoto: fuori il dolore dei cittadini che avevano perso con la casa, tutto. Gioia invece, dentro il palazzo del potere che conta. A Dolo oggi la scossa tellurica è stata del settimo grado della scala Richter tale da far crollare le fondamenta della convivenza civile; sono i nuovi fascismi che avanzano a fronte di una crisi economica che deve giustificare se stessa a danno del cittadino che, persa la democrazia, ha perso tutto. La leghista signora Gottardo non fa sconti come non li facevano i suoi superiori quando dai banchi del Parlamento agitavano il cappio tranne poi, a sostenere i Cosentino e la nipote di Mubarak. Siamo comunque arrivati a Natale e già i negozi hanno iniziato i saldi, in controtendenza, a chi sconti non ne fa.
P.S. Scusate se ho scritto aula consiliare in minuscolo,da oggi è proprio così.