Nel Consiglio Comunale del 5/2/2013 ci sembra di aver capito che: l’attuale Pronto Soccorso di Dolo strutturalmente tutto sommato è un buon Pronto Soccorso e che può rimanere cosi, che la cardiochirurgia di Mirano è stata erroneamente definita come eccellenza e non lo è dal momento che non si effettuano trapianti , che essere stati in questi anni penalizzati come quota capitaria (25 milioni di euro che moltiplicati per dieci anni fanno 250 milioni di euro) non è l’origine dei nostri mali.Infine che trasformare un ospedale in polo riabilitativo non significa chiudere l’ospedale. Su quest’ultima considerazione si può essere d’accordo a patto di creare qualcosa che somigli al San Giorgio di Ferrara e non ad un cronicario.La cosa più grave comunque è che ancora le schede ospedaliere non sono uscite e che si aspetta il risultato elettorale per farle conoscere e ciò significa che si antepone un mero interesse politico all’interesse del cittadino. La nostra paura è che poi fra due anni ci saranno le Regionali per cui, per non perdere consensi PDL e Lega si potrebbero guardare bene dal fare chiarezza e le trasformazioni che si effettueranno, verranno fatte sotto traccia e molto lentamente in modo che nessuno se ne accorga, un po’ come è avventuto con la gestione Mellone,Lavezzo ed Orsini. Siamo contro i doppioni anche noi, specialmente quelli costosi, ma se la cardiochirurgia di Mirano non è una eccelenza perchè non si effettuano trapianti non sarà perchè è stato impedito di effettuarli nonostante l’indubbia bravura dei nostri cardiochirurghi?.Comunque se son rose per Dolo, fioriranno. Una cosa è certa: pochi sanno fare politica,in questo caso sanitaria, tutti sono in grado di giudicarla. Vedremo anche perchè i Dolesi non per niente sono definiti Storti.
Archivio mensile:Febbraio 2013
Numero e noumeno
Consiglio Comunale del 5/2/2013: invitato il nuovo Direttore Generale dell’ASL 13
Ebbene lo confesso, durante l’intervento del nuovo Direttore Generale dell’ASL 13 mi sono distratto un pò così come mi capitava alle scuole elementari quando la maestra insegnava la tabellina pitagorica. Far di conto infatti non è stato mai il mio forte. Pensavo alle ore passate alla Bocconi per conseguire il master sulla “Gestione ed organizzazione dei Servizi Sociali” nel 1995. Il motivo della distrazione probabilmente era dovuto al fatto che avevo davanti una persona che qualche master alla stessa scuola lo aveva ottenuto. Gia nel 1995 pensavo che il mondo della Bocconi fosse parallelo ad un altro mondo e cioè a quello dal quale provenivo che non era fatto di numeri, ma da noumeni. Strano come il numero pitagorico sia stato così male interpretato alla Bocconi. Le medie ponderate, gli istogrammi, le torte e sopratutto gli indicatori fin quando stai chiuso in quelle aule hanno un significato loro proprio che svanisce non appena esci per prendere una boccata d’aria. Pensavo durante la dissertazione del nuovo Direttore Generale al Professor Monti che una volta uscito dalla Bocconi si è imbattuto in una realtà parallela che non ha com-preso: il pensiero della cosa in se’. Sono ritornato attento per un attimo, il tempo di ascoltare dal nuovo Direttore Generale che il Pronto Soccorso di Dolo strutturalmente è un ottimo Pronto Soccorso, che la cardiochirurgia di Mirano non è una eccellenza e che non aver avuto dalla Regione undici milioni di euro all’anno per quota capitaria non era l’origine dei nostri mali. Si, esiste un mondo parallelo.