“ Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti” Questa frase estrapolata dalla commedia “ uno, nessuno e centomila “ riflette molto bene quello che io penso del nostro carnevale quotidiano quando usciamo di casa e anche quando fra le nostre mura domestiche davanti allo specchio ci convinciamo che quello che vediamo è il nostro vero volto.
Ogni paese ha le proprie tradizioni per i Carnevale e questo valeva anche per la cittadina di Dolo dove da più di trent’anni si perpetuava il momento dionisiaco della vita prima di affrontare i famosi quaranta giorni di penitenza della quaresima preceduta dal mercoledì delle Ceneri dove ci viene ricordato : “ pulvis es et in pulverem reverteris “ A ben considerare il Carnevale è dunque una importante ricorrenza dove confluiscono i significati ed i significanti del Natale e della Pasqua. Una tradizione dunque da mantenere e invece? A Dolo il famoso carnevale degli Storti quest’anno non ci sarà perché l’attuale Giunta comunale non ha trovato il tempo, eppure ce ne aveva, per garantire la sicurezza e i relativi fondi per la manifestazione, neanche fosse stato il carnevale di Rio de Janeiro. Cosa dire, è una disfatta per i bambini dal punto di vista educativo ed è una disfatta della Giunta che non ha saputo mantenere una tradizione del paese che governano. Gli Storti sono proprio loro, i consiglieri di maggioranza, che si sono appunto dedicati il carnevale del 2018. Fino ad ora si sono dimostrati non uno e centomila, ma nessuno.
Ci rimangono i dolcetti storti da intingere nella tazza di cioccolata con Giunta montata
Pardon,volevo scrivere panna montata.