Il ponte crollato era di Genova , ma i morti non erano tutti liguri. C’era un pò di altra Italia in quel crollo ed il lutto doveva essere nazionale così come, anche le partite di calcio che sabato si sono regolarmente svolte, dovevano in segno di lutto essere sospese. Ho volontariamente assistito alla farsa del minuto di silenzio osservato sugli spalti e sul campo di gioco e poi ho chiuso il televisore tanto sapevo il risultato finale e cioè che ancora una volta l’Italia avrebbe perso per un autogol.
Già il minuto di silenzio ! Quel minuto non è conteggiato ai fini della durata effettiva della partita e invece, almeno nei campi di gioco, dovrebbe esserlo e per tale motivo ciascun tempo dovrebbe avere la durata di 44 minuti e trenta secondi e non di 45. Sottrarre un minuto al gioco forse avrebbe più senso. Ma forse ad essere insensato è proprio il mio ragionamento.
Frattanto l’ennesima tragedia italiana colpisce la Calabria con decine di morti per un torrente in piena e la conduttrice del TG 1 interrompe la diretta per dare spazio ad Asia Argento. Mi aspetto un altro minuto di silenzio.
P.S. soltanto nella musica la pausa-silenzio fa parte integrante del brano e ne determina l’armonia. Ma questo è un altro discorso.