Ansia, preoccupazione, panico sono le facce della stessa medaglia, quella della paura. Ogni anno, se facciamo caso, ci sono nuove paure da affrontare e con le quali convivere. Fino a poco tempo fa, per esempio, attraversare un ponte non ci metteva ansia oggi con il crollo del ponte Morandi abbiamo paura di tutti i ponti e anche del “pontos” marino viatico dei migranti che invadono a “miliardi” il nostro territorio. Un’indagine promossa dalla Stampa ha evidenziato che la maggior parte degli italiani intervistati non conosce la percentuale degli immigrati presenti nel nostro territorio non solo, ignora quanti abitanti ha l’Italia e dunque è incapace di percentualizzare il dato. Alcuni sono arrivati a dire che gli immigrati in Italia sono il 20 per cento, altri il quindici altri ancora non hanno saputo rispondere. E’ solo un esempio per sostenere che gran parte del popolo non conosce le cose essenziali per poter esprimere un giudizio. Mi domando come mai questi cittadini hanno diritto al voto. Non sarebbe opportuno allora dare il certificato elettorale solo a chi ha la patente di cittadino informato non dico del massimo, ma almeno del minimo sindacale? Mi direte che questa non è democrazia e va bene.
L’ignoranza ci rende indifesi e paurosi davanti a qualsiasi evento sia esso naturale o deliberatamente voluto, quest’ultimo il più pericoloso per chi non ha le difese immunitarie della conoscenza.
Invece per quanto riguarda l’evento della trasmissione da virus West Nile noi poveri cittadini non abbiamo colpa se non quella di esserci fidati di chi, invece di preservarci da nuove paure, le ha alimentate. Anche per il ponte crollato vale la stessa cosa.