Sembrerebbe una piazzetta dell’Isola Bassa di Dolo dove le zampogne i bambini non le conoscono se non per sentito dire. Sono le Zampogne di Mammola a chiave calabrese. Dedico questo video a tutti bambini di Dolo.
Archivio mensile:Dicembre 2018
La lega ambiente a Dolo non è a disposizione di tutti i cittadini.
L’ambiente è di tutti, ma le Leghe Ambiente hanno diverse collocazioni politiche. Mi riferisco alle centraline per la rilevazione delle polveri sottili che come scrive oggi la Nuova Venezia, volute dalla Lega Ambiente Miranese e da un gruppo di associazioni sensibili alla tutela ambientale , saranno installate, integrandone il numero già presente, in diverse zone della Città.
A Dolo le centraline erano presenti dal 2007 e fornivano attraverso il sito comunale i dati dell’inquinamento dell’aria. La nuova Giunta di sinistra guidata dal Sindaco Polo le ha fatte togliere. Ora non mi meraviglio della scarsa lungimiranza dell’attuale Amministrazione. Quello che mi fa specie è che a Dolo la Lega ambiente locale non ha fiatato quando le centraline sono state rimosse. Questo dimostra che mentre a Mirano la Lega Ambiente è a disposizione di tutti a Dolo è la vassalla politica di un certo tipo di amministrare.
Come da Macron si può diventare Micron.
Il Sindaco di Dolo Alberto Polo insiste insieme agli altri Sindaci della Riviera del Brenta a non interessarsi dei veri problemi dell’Ospedale Dolo. In compenso partecipa all’incontro promosso da Liberi ed Uguali sul tema Sanità e non sapendo cosa dire afferma che i gruppi di cittadini, che invece denunciano il vero stato delle cose, lo fanno solo per
per fini elettorali. Ebbene io faccio parte del Comitato di Scopo a difesa della nostra Struttura e non ho fini elettorali al contrario del Sindaco Polo che nel 2015 si faceva scrivere sottobanco da Vincenzo D’agostino l’ordine del giorno per le schede sanitarie del 2016 approvato all’unanimità in Consiglio e trasmesso agli altri Consigli Comunali e che oggi, proprio per fini elettorali, va con il cappello in mano da gruppetti politici che loro sì, hanno fini propagandistici . Secondo quanto riferito, il nostro Sindaco ha affermato che solo il gruppo Liberi ed Uguali deve essere ascoltato.
Caro Sindaco Polo, il Dott. Crisafi nonché ex Assessore e prima ancora Vice Sindaco di questo Comune si è sempre speso nel denunciare le carenze in cui versa l’Ospedale ed il nostro territorio. Ma alla malafede del nostro Sindaco si aggiunge l’arroganza di chi pensa che i suoi sudditi vadano imbavagliati. Signor Sindaco già di guai ne ha combinato abbastanza, vada un pò in giro a chiedere ai suoi sudditi cosa pensano di Lei e del suo operato.
Macron in Francia è diventato per la sua protervia un Micron. Se lo ricordi!
Io quel poco che ho potuto dare l’ho già dato per cui, buon per Lei, non ho alcun fine elettorale.
Sarebbe stato tre volte Natale.
C’è aria prenatalizia a Dolo come del resto nelle altre città. Dolo per certi versi somiglia ad un presepe almeno nel centro storico con la ruota del mulino, lo Squero , il fiume Brenta che scorre silenzioso e le piccole viuzze con le casette che affacciano sul campanile del Duomo.
Si capisce che è quasi Natale a Dolo in piazza Municipio dove da qualche anno si allestisce la pista di pattinaggio su ghiaccio ed è ghiaccio bollente per riscaldare i cuori dei bambini che nulla sanno del presepe. Colori e calori diversi. Il presepe non era nelle chiese . Era nelle vie di Betlemme, metafora di altre città e strade, dove in una grotta nasceva il Cristo. Poteva quest’anno essere il centro storico di Dolo a rievocare l’Avvento. Lo Squero poteva essere la famosa grotta dove ricevevano riparo Giuseppe e Maria ed allora la ruota del Mulino avrebbe cominciato a muoversi e le viuzze ad animarsi al suono delle zampogne e il fiume Brenta a illuminarsi di nuova luce. Già, le zampogne ! Cosa ne sanno i bambini di ciaramelle e di zampognari. Cosa ne sanno delle nenie e della stella cometa. Con pochi soldi si poteva ripetere il miracolo, non lo si è fatto. Anche a Dolo è tutto finto ed il campanile sembra da un momento all’altro , a mo’ di sputniK, voler decollare verso la luna o altri pianeti.
La più vuota delle immagini : il nulla.
Ci sarebbe da dire che la montagna ha partorito il topolino, però cieco. Mi riferisco all’ultimo Consiglio Comunale di Mira dove è stato approvato l’ordine del giorno per il “gemellaggio” dell’ospedale di Dolo con quello di Mestre come se Dolo Mirano e Mestre non fossero già un’unica Azienda e come se Dolo non fosse già ospedale “spoke”. In pratica si chiede di diventare quello che già siamo. Ignoranza o mala fede ? Propendiamo per la prima ipotesi con riserva sulla seconda. Quello che bisognava chiedere con l’ordine del giorno era di attuare le schede ospedaliere del 2016, di ristabilire la presenza delle U.O.C. con relativi primari di neurologia, oncologia medicina sportiva, di ristabilire i posti letto di cardiologia con relativi monitoraggi, di completare i posti letto della rianimazione e quelli di lungo-degenza e riabilitazione già previste con le schede ospedaliere del 2016, di impedire la soppressione dei primariati di laboratorio e analisi, e quelli di cardiologia e anatomia patologica. Niente di tutto questo è stato oggetto dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Mira. In altre non si è voluto affrontare il problema del continuo smantellamento del nostro ospedale e ricorrendo all’usuale “politichese “ si è scritto sul nulla.
Ora faranno girare il documento approvato negli altri Comuni che si prevede verrà appoggiato nella sua interezza ed indeterminatezza. Non credo che a Dolo si faranno emendamenti al documento anche perché al Sindaco Polo interessa solo l’eliporto e dell’ospedale non se ne cale.