Certe letture o riletture di alcuni libri capitano al momento giusto. Non è un caso che in questi giorni stia rileggendo il Pendolo di Foucault di Umberto Eco e non è un caso che oggi a Palermo ci sia il convegno dei terrapiattisti. Come scrive Sara Scarafia su Repubbica : dietro al complotto “della terra tonda” ci sarebbero poteri forti con l’obiettivo di mettere in dubbio l’esistenza di Dio.
Gran parte della difficoltà del Pendolo si concentrano nei primi capitoli ed è per questo motivo che gran parte dei lettori di Umberto Eco lo abbandonarono preferendo il Nome della Rosa. “Tra le mansioni di uno dei protagonisti -tale jacopo Belbo – di collaboratore editoriale c’è quella di selezionare i gonzi, gli autori di manoscritti da attirare nella truffaldina ragnatela escogitata dal diabolico editore Garamond . Personaggi ancora più mediocri di lui, poeti da strapazzo ed eruditi della domenica, impiegati e funzionari con un sogno di gloria nel cassetto”.
Il pensiero complottista, ci spiegava Eco, farà seguaci non soltanto tra i poveri di spirito, ma anche tra gli intellettuali come Belbo, sedotti anche per un solo istante da un Piano che spieghi ogni mistero e giustifichi ogni fallimento.
Per chi volesse leggere o rileggere il Pendolo, ora che si mette in dubbio che la terra è rotonda, cito un pensiero: “ abbiamo diversi e curiosi Orologi e altri che sviluppano Moti Alternativi…. E abbiam pure Case degli Inganni dei Sensi, dove realizziamo con successo ogni genere di Manipolazione, False Apparizioni, Imposture e Illusioni…Queste sono, o figlio mio, le ricchezze della Casa di Salomone.
( Francis Bacon, New Atlantis, ed.Rawley, London,1627 , pp. 41-42 )