Ad Arino, più di mezz’ora di botti per la fine del 2020 ed io e il mio cane ci siamo domandati il perché di tanta euforia. Quattro ore prima della mezza notte il nostro Presidente della Repubblica aveva invitato gli Italiani al comune sentire dell’Unita a fronte e della crisi economica e dei lutti che ci sono stati in molte famiglie. Con un ossimoro si potrebbe dire che siamo un popolo disunito e compatto e comunque in forte antitesi come le dita della mano allargate e il pugno chiuso. Nessun rispetto ieri notte per la gente che è morta, per quella che attualmente soffre ed è isolata nei vari ospedali. Mors tua vita mea, questo si è voluto significare allo scoccare della mezza notte. Il pugno negli ospedali e nei luoghi di sofferenza e le dita allargate fuori a festeggiare il nuovo domani rispetto a ieri come se tutto all’improvviso fosse cambiato in un minuto. A quei simbolici quattro coglioni, espressione dell’Unità del Paese, va il mio più profondo vaffa. Anche il mio cane la pensa così e mi ha dato la zampa a mezzanotte e leccandomi, mi ha asciugato una lacrima dal mio viso.