Io interrompo, tu interrompi, egli interrompe…

Nel dibattiti televisivi dove la politica è in primo piano il verbo dominante è “interrompere”. Non c’è discorso iniziato dal politico di turno che non venga continuamente interrotto nella esposizione di un proprio concetto da altri personaggi invitati a parlare dello stesso tema e di opinione diversa. La sovrapposizione delle voci , come risultato  finale, diventa cacofonia cioè simultaneità  sgradevole di suoni.

Ciò succedeva nelle vecchie radio dove non riuscendo  a sintonizzare il programma il risultato era quello di una serie di onde sonore che ti danneggiavano l’apparato uditivo. Facevo questa osservazione mentre guardando il programma “ L’aria che tira “ dove diversi personaggi erano impegnati ad esporre le loro verità con toni sempre più alti e simultanei tanto da non farti capire quello che affermavano con tanta vemenza e con un direttore d’orchestra senza bacchetta in mano.

Rimpiangendo le vecchie “ Tribune Politiche “ mi è venuta gran voglia di ascoltare della buona musica.