Buongiorno, mi chiamo Coronavirus e sono cittadino del mondo, si, cittadino del vostro mondo. Ho tutte le carte in regola anche se a me il passaporto non serve. Fino a ieri ero un semplice virione senza arte né parte e me ne stavo tranquillo nella gola o nel sangue di qualche animale senza disturbare come fanno gli ospiti educati. Conosco la storia dei miei antenati e da loro ho appreso che prima o poi ce l’avrei fatta ed ora eccomi qui. Dovevo avere pazienza, alla fine avrei trovato la mia ragione di vita nelle vostre cellule non da ospite educato , ma da intruso molto fastidioso e senza educazione come la intendete voi. Si lo so, cercherete di combattermi e di respingermi, ma io non sono come quei migranti che voi respingete perché diversi da voi . Io, sono il diverso, non loro! Sono il ladro che ha trovato la giusta combinazione per entrare nelle vostre casseforti per scassinarvi, per annientare le vostre certezze e per evidenziare le vostre manchevolezze. Appartengo ad una specie eterna come lo dimostra il fatto che milioni e milioni di anni fa qualche mio antenato, ai vostri antenati ha iniziato a dare problemi di salute e fare conoscere a voi , per via ipotalamica, cosa è l’angoscia poi diventata paura quando avete affilato le armi per combatterci, ma non ci avete annientato. Ora siete ripiombati nell’angoscia perché non mi conoscete, ma domani quando troverete l’arma idonea per conoscermi ritornerete ad avere paura. Mio cugino, il Morbillo, aveva come padre quello stesso virus che provocava la peste bovina e che ha approfittato del fatto che l’uomo e il bue erano diventati amici stretti. Ho saputo aspettare e quando mi sono reso conto che l’ecosistema vostro era ormai globalizzato, interconnesso e dipendente l’uno con l’altro mi sono fatto avanti e vi ho scoperto fragili. In questi anni non avete dato importanza alla mia storia e vi siete disarmati in tutto e per tutto. Alla fine mi ucciderete? Non abbiate questa certezza perché al momento opportuno saprò mutare e ritornare ad essere vostro sgradito ospite. L’ho già detto, io sono eterno. Avrei la soluzione da darvi, ma mi guardo bene dal darvela.