Penso che i medici più preparati e con esperienza ospedaliera (rianimatori,pneumologi), debbano andare nei letti delle case e con i farmaci a disposizione ( al momento) per curare i pazienti con sintomi da corona-virus prima che si instauri il quadro di una polmonite a vetro smerigliato. Non vorrei che si morisse più a casa che negli ospedali. Pannuti, grande oncologo, ai suoi tempi aveva pochi letti in ospedale e molti sul territorio che era diviso in zone. Aveva capito che l’assistenza domiciliare funzionava se aveva specialisti adeguati per dare la migliore e più qualificata assistenza. Nel caso di epidemia, prevenire le complicazioni significherebbe gravare di meno sugli ospedali e ridurre di molto i contagi e i morti. Basterebbe organizzarsi, anche per il futuro .