L’idea di spiegare al popolo dolese il patto di stabilità è stata sicuramente una bella idea peccato non averla messa in atto prima delle elezioni amministrative del marzo 2010. Oggi ha il sapore di una presa in giro: “ma come, tu sapevi che non avremmo avuto un euro da spendere e ci sei venuto a dire che avresti fatto di tutto e di più ? Ma allora eri in mala fede ? Pensare che ti ho dato il voto.” Questo pressappoco avrebbe dovuto essere il pensiero del dolese sveglio ed invece no. Segno che ancora a Dolo si dorme e ai voglia a dire ” Dolooooo Svegliatiiii”. L’altra sera ad Arino, nella sala parrocchiale, c’erano un centinaio di sonnambuli che quasi quasi applaudivano, nel sentire Sindaco e Giunta, che nella loro frazione non si sarebbe fatto nulla che anzi, parevano godere di fronte a quelle verità . Verità che più svaselinate erano e più musica e godimento provocavano,diciamo, per il loro cuore. Niente soldi per San Michele, niente soldi per Arino calcio, niente pista ciclabile e niente di niente di niente. Mi raccontava un signore di aver visto il presidente di Arino per il Futuro con i suoi quattri iscritti, uscire dalla sala parrocchiale e, con le braccia tese in avanti e gli occhi chiusi, far ritorno al calduccio del proprio letto. ” Dai, non posso crederci!”