Abbiamo saputo per bocca della Signora Gottardo, Sindaco di Dolo, che la tradizione contadina veneta contemplava che le nonne dessero per punizione olio di ricino ai nipoti capricciosi. Non ci spiega però se tale usanza era in voga prima o durante il fascismo. Successivamente e fortunatamente i costumi si sono evoluti e la tradizione si è un po’ persa. Dall’olio di ricino si è passati alla Magnesia San Pellegrino che portando il nome di un Santo veniva somministrata più per cura che per punizione. Mio padre veniva purgato regolarmente con olio di ricino durante il ventennio non perché era capriccioso, ma perché era antifascista . La nonna non c’entrava per niente. Poi venne il famoso carosello televisivo dove bastava “solo la parola” di Tino Scotti per far correre in bagno milioni di telespettatori , potenza del verbo! Da buona leghista, cultrice della più sana tradizione contadina padana, il nostro Sindaco si ricorda dei suoi nonni e manda centinaia di suoi contestatori capricciosi ad evacuare la pancia dolorosamente; e si perchè l’olio di ricino oltre che essere un potente lassativo provoca anche delle dolorose coliche addominali. Noi più gentilmente consigliamo alla signora Gottardo di prendere il famoso confetto Falqui alla sera prima di andare a letto, vedrà che alla mattina il famoso detto di Tino Scotti :“ Confetto Falqui, basta la parola” avrà funzionato perfettamente e senza scomodare le nonne dell’eia eia alalà.