Non so se in tutto il mondo, ma in Italia e dunque anche a Dolo esiste il mal vezzo che chi incessantemente pontifica frasi di buon senso ( magari sapendo cosa è il buon senso) la prima volta viene a sua volta pontificato, la seconda un po’ di meno e la terza viene mandato a quel paese nel migliore dei casi. Pontificare stanca, così come stanca chi volendo suscitare interesse per la propria condizione umana incessantemente mostra la propria nobiltà o la propria miseria. “ Così per esempio avviene che un uomo, che veda un altro uomo fermo all’angolo di una strada con un moncherino al braccio, la prima volta resti così turbato da dargli senz’altro dieci penny; ma la seconda volta gli dà soltanto cinque penny, e se lo vede la terza volta, lo consegna tranquillamente alla polizia. Lo stesso accade con le risorse di ordine morale……..Nella Bibbia vi sono quattro o cinque massime capaci di toccare il cuore; ma, quando se n’è cavata tutta l’efficacia, si è subito alla fame……Bisogna sempre offrire qualcosa di nuovo, bisogna continuare a spremerlo dalla Bibbia; ma quanto potrà ancora durare? “ Il virgolettato si riferisce a Bertolt Brecht nell’Opera da tre soldi che mi ha dato una mano per esprimere ciò che “non più di due volte” penso .
Ci stanchiamo di tutti e di tutto, delle cose buone e giuste soprattutto, se ripetute più di tre volte. Sempre a sapere qual’è il buono e quale il giusto. Io non so come i cinesi riescano a mangiare riso tutti i giorni, a noi occidentali non succederebbe mai; si scatenerebbe una reazione di intolleranza naturale del nostro organismo. Siamo fatti cosi! Pontificare ogni tanto senza rompere può essere una buona idea , l’altra è variare ogni tanto il menù personale. Renzi ed altri docent.